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Pepe bianco: il fratello dolce e gentile del pepe nero

Pepe bianco: il fratello dolce e gentile del pepe nero

Il pepe bianco, a differenza di quanto si pensi, deriva sempre dalla pianta del Piper Nigrum, ovvero quella del pepe nero, ma la differenza sta nella metodologia di lavorazione che restituisce una spezia dal sapore meno aggressivo, ma ugualmente ricca. Il pepe bianco trova largo impiego in cucina, conferendo un particolare aroma acidulo, ma non è raro trovarlo anche in preparazioni di bellezza, dal momento che è un valido aiuto anche per la salute dei capelli e della pelle.

Curiosità sul pepe bianco

Il pepe bianco si ricava mettendo ammollo in acqua il frutto del pepe, lasciandolo per circa 10 giorni così che rimanga solo il seme, del tutto privato della polpa. A questo punto viene essiccato ed è pronto per il consumo in cucina. Anche il pepe bianco, come quello nero, è conosciuto fin dai tempi più antichi ed era molto apprezzato dagli antichi Romani che lo usavano largamente sulle carni e per aromatizzare sia l’aceto che il vino. Per crescere, la pianta ha bisogno di un clima caldo-umido e di un terreno ben drenato. Sebbene esso venga coltivato principalmente in India, Brasile, Malesia, Indonesia e Thailandia potresti provare anche a casa tua creando prima un semenzaio e poi spostando le piante in vasi più grandi. Porta pazienza, il primo raccolto arriverà dopo circa 3 anni!
In commercio, il pepe bianco è generalmente più costoso di quello nero dal momento che la sua lavorazione è più lunga ed ha una resa minore. Analogamente al suo fratello più vivace, contiene numerose sostanze benefiche come ferro, calcio, vitamina A e fibre. Sono proprio queste che ne determinano le proprietà benefiche, soprattutto quelle digestive, stimolanti ed antibatteriche.
Il nostro è quindi, una spezia dal gusto gentile e meno piccante che, proprio per questo, incontra il favore di quanti non amano troppo i sapori persistenti, ma non vogliono rinunciare a quel tocco in più che il pepe riesce a dare ad ogni piatto.

Pepe bianco in cucina, come abbinarlo

Il pepe bianco viene spesso preferito a quello nero sia per la sua colorazione sia per la minore piccantezza che meglio si abbina a certe preparazioni come, ad esempio, i crostacei, il pesce, la carne bianca, le patate ed alcune salse realizzate con panna o formaggio. Vista la sua delicatezza, poi, alcuni chef lo usano per arricchire cibi, come la frutta, che generalmente non vengono speziati. Questa spezia molto aromatica può essere impiegata sia in grani che in polvere, in base alle ricette, ed – in alcuni casi – può rendere maggiormente , da un punto di vista cromatico, se utilizzata con tutti i vari tipi di pepe.
Ma come utilizzare il pepe bianco in una ricetta speciale, che possa stupire i tuoi ospiti? Ecco il nostro suggerimento semplice da realizzare.
Si tratta del Risotto all’Arancia, un primo facile al quale il pepe bianco dona un tocco particolare. Ti serviranno i seguenti ingredienti: 400 gr di riso per risotti, cipolla, arancia, 50 gr di burro, grana padano grattugiato, vino bianco, pepe bianco, sale e brodo vegetale. Lava in modo accurato l’arancia e prendi la buccia usando un pelapatate, senza la parte bianca che è amara. Tagliala a listerelle e falle sbollentare per un poco in acqua, poi scolale. Trita la cipolla e falla soffriggere con il burro, poi aggiungi il riso e lascialo tostare per qualche minuto, quindi sfumalo con il vino bianco ed aggiungi il succo d’arancia. Continua a cuocere il riso ed aggiungi il brodo finché non sarà cotto; a questo punto unisci il pepe, aggiusta di sale, metti grana padano grattugiato e burro per mantecare il tutto. Sistema il risotto nei piatti, guarnendo con le listerelle di arancia e – naturalmente – con una abbondante macinata di pepe bianco.

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